Clamoroso in casa Milan: Zlatan Ibrahimovic è stato fischiato e contestato da parte dei tifosi prima della gara con il Genoa. Passato già dimenticato
Situazione delicata in casa Milan. Il pareggio per 0-0 contro il Genoa, in una serata che doveva essere di festa per i 125 anni del club, si è chiusa nel peggior modo immaginabile, tra fischi e ululati di contestazione. La pazienza dei tifosi sembra essere finita dopo i recenti alti e bassi che hanno caratterizzato i meneghini con la squadra di Fonseca relegata lontana dalle posizioni di vertice e appena dentro alla zona coppe.
La serata non era comunque iniziata sotto i migliori auspici, nonostante il clima di festa e le celebrazioni. Era stato contestato, infatti, Zlatan Ibrahimovic. E dire che lo svedese durante la sua esperienza da calciatore è stato intoccabile per i tifosi rossoneri. Rappresentava un vero e proprio totem, un monumento in grado di portare, seppur in due epoche differenti, due scudetti grazie ai suoi colpi. Uno nel 2011 e l’altro nel 2022.
Clamoroso al Milan, Ibrahimovic contestato e fischiato dai tifosi
Ricordiamo con grande commozione da parte di tutto lo stadio il giorno in cui annunciò l’addio al Milan e il conseguente ritiro. Una leggenda del club e come tale è sempre stato trattato. Un amore viscerale tra lui e la piazza, praticamente mai contestato quando giocava. Eppure anche lui, oggi, deve conoscere l’onta dell’essere messo pesantemente in discussione. Clamoroso.
Durante le celebrazioni nel pre-partita di Milan-Genoa, con diverse leggende del club presenti, sui maxi-schermi di “San Siro” è stato inquadrato lo svedese scambiare due parole con l’ex compagno Filippo Inzaghi. A quel punto la reazione di tutto lo stadio, specialmente nella parte più calda del tifo in Curva Sud, è stata impietosa: sono iniziati a piovere fischi assordanti in direzione dell’ex attaccante. Il motivo è presto spiegato.
Con gli altri uomini dei piani alti come Gerry Cardinale spesso assenti e che non si fanno vedere allo stadio, Ibra è considerato l’uomo di riferimento della dirigenza. Fischiare lui significa manifestare il dissenso per la società. L’attuale senior advisor è uno dei responsabili, secondo i tifosi, del momento delicato in cui versa oggi il Milan. Nel calcio c’è poca memoria del passato e non si risparmia nessuno se i risultati non arrivano. Si valuta il presente con lo svedese individuato come simbolo attuale del club meneghino. Una situazione nuova per l’ex attaccante che mai nella sua carriera in campo aveva vissuto tale contestazione, se non nelle tifoserie rivali per il timore che incuteva.