“Abbiamo definito un nuovo formato post-2024 per le competizioni Uefa maschili per club, dopo un’ampia consultazione con federazioni, club e leghe, tifosi, giocatori e allenatori. Ciò amplierà ulteriormente la partecipazione, migliorerà l’equilibrio competitivo e genererà entrate per la ridistribuzione a club, leghe e calcio di base. Soprattutto, i cambiamenti aumenteranno l’attrattiva e la popolarità delle nostre competizioni. Sono stato particolarmente lieto che il nuovo formato sia stato approvato all’unanimità dal Comitato Esecutivo Uefa. L’European Club Association, le European Leagues e le associazioni dei nostri membri erano tutte d’accordo, dimostrando che siamo più uniti che mai”. Il presidente Uefa Aleksander Ceferin si è reso protagonista di un intervento all’interno dell’Annual Report della Uefa per il 2020-21.
“Ciascuno di questi risultati è una prova vivente dell’impegno della Uefa nei confronti dei valori del modello sportivo europeo, dalla difesa del principio delle competizioni aperte, in cui la qualificazione si basa sul merito sportivo, all’assicurare che il successo del gioco d’élite vada a vantaggio di tutti i livelli della piramide calcistica europea”. Il riferimento alla Superlega è chiaro: “Le tempeste fanno sì che gli alberi mettano radici più profonde. Dopo aver affrontato molte crisi recenti per proteggere il calcio, la famiglia del calcio europeo è più unita che mai”.
“Significa – prosegue Ceferin – che possiamo ancora essere d’accordo su tutto nonostante le nostre differenze, ascoltarci l’un l’altro e trovare soluzioni insieme. Le relazioni sane nascono dalla fiducia e dalla trasparenza. Il grande pubblico non è sempre consapevole del fatto che la Uefa è un’organizzazione senza scopo di lucro e reinveste la maggior parte delle sue entrate nel calcio. Nessun organo di governo vincerà mai un concorso di popolarità, non importa quanto bene funzioni, ma è normale. Il nostro compito è garantire lo sviluppo dello sport che amiamo, attraverso l’intera piramide calcistica. I nostri risultati sono possibili solo grazie alle competizioni che guidano la missione della Uefa, fornendo un collegamento vitale tra il calcio professionistico e quello di base. Dimostrano il valore della competizione aperta basata sul merito sportivo e l’importanza di dare la priorità alla solidarietà e alla sostenibilità rispetto al profitto e al potere. Questo modello non funziona solo in termini economici. Offre inoltre un valore aggiunto sportivo e sociale”.
“Le riforme delle competizioni – chiosa il numero uno dell’UEFA – che dovrebbero prendere il via nel 2024 porteranno questi vantaggi a un altro livello. Non sorprende che il successo della Uefa attiri molta attenzione da parte di coloro che vedono il calcio come una risorsa solo a scopo di lucro, trascurando il suo impatto positivo sulle comunità e sulla cultura. Tali opinioni vanno contro l’essenza stessa del nostro sport. Difenderemo sempre i veri principi del calcio”.