Calcio

Caso Portanova, Procura generale sport davanti al Collegio: “Giustizia sportiva non può essere indifferente”

Manolo Portanova
Manolo Portanova, Reggiana - Foto LiveMedia/Andrea Rosito

“Non c’è alcun intento persecutorio. La volontà è che oggi si faccia chiarezza sull’estraneità o meno di questa vicenda da parte del mondo sportivo. Chiediamo, laddove il Collegio intenda entrare nel merito, l’affermazione della non indifferenza rispetto la giurisdizione della materia, con rinvio alla corte federale con diversa composizione affinché rivaluti la decisione assunta”. E’ la richiesta della Procura generale dello sport, nella persona del procuratore Ugo Taucer, al Collegio di Garanzia dopo il ricorso presentato per il caso Manolo Portanova, condannato penalmente in primo grado a 6 anni per violenza sessuale. La procura generale dello sport contesta dunque le decisioni della giustizia endofederale, per ultima quella della Corte d’appello, che ha ribadito come non esista una norma che punisca a livello sportivo questo genere di reato.

“Riteniamo che in questa sede si possa considerare la questione interpretativamente, una vicenda non estranea al contesto sportivo perché il fatto incide sulla credibilità del sistema – spiega Taucer – La volontà è quella di arrivare a un indirizzo interpretativo. E’ una materia delicata. Non si può ignorare il contesto, è necessario che ci sia una pronuncia”. Per la legale di Portanova, Silvia Tortorella, invece il ricorso della procura è da considerarsi “inammissibile” perché “non c’è la norma incriminatrice e a riguardo abbiamo una pronuncia di merito che ha ritenuto ed escluso la perseguibilità”. Poi ancora: “La sentenza della corte d’appello, mette in luce questo aspetto”.

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