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“Il calcio non esige ristori, questo concetto deve essere chiaro. Chiediamo che il settore continui a pagare le tasse nel modo più ragionevole possibile, nell’interesse dello Stato”. Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, è intervenuto così in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’. “Serve una soluzione a beneficio di tutti, non solo dello sport, per definire nel minor tempo possibile con l’Agenzia delle entrate un piano di rateizzazione – aggiunge – Con le norme vigenti, scaduto il termine per pagare gli adempimenti fiscali sospesi ci vorrebbero almeno 2-3 mesi prima che si possa aderire a un piano con l’Agenzia. L’obiettivo è snellire questi tempi così le società potranno subito pagare a rate, senza sanzioni penali e sportive”.
“Il pagamento dei tributi sospesi riguarda tutti gli sport. In audizione in Senato lo hanno sottolineato tutti, non solo la Lega A – ha detto Casini -. E ringrazio il basket per il supporto che ha dato alle nostre comuni istanze. Ci si concentra sul calcio per il suo ‘peso’. Forse l’opinione pubblica sarà condizionata dal caso Juve, ma sarebbe bello si ricordasse che il calcio, con il gettito fiscale, che tutte le società vogliono assicurare, sostiene lo sport in Italia”.
“La rateizzazione nulla ha a che vedere con i problemi strutturali del sistema. Entro fine anno sarà pronto un piano di riforme: presenteremo a Figc e al ministro Abodi un pacchetto di proposte per rilanciare il calcio italiano”.
Con la presentazione di un altro emendamento al dl Aiuti quater “la durata massima del ciclo dei diritti tv salirebbe da 3 a 5 anni, come accade in altri Paesi Ue. Ma tutte le leghe di ogni sport, non solo il calcio, saranno più competitive sul mercato”.
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