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“A cosa servono 70 persone in totale fra le due panchine?” Se lo chiede Paolo Casarin, ex numero 1 degli arbitri italiani, che ai microfoni di a Radio anch’io sport su Rai Radio 1 ha fatto il bilancio di un weekend infuocato: “Ormai le panchine sembrano un teatrino di provincia. Ricordo che ai Mondiali di Italia 90 dovevano stare tutti seduti e Beckenbauer, che aveva un problema alla schiena, dovette richiedere un permesso per stare in piedi“.
Casarin ha poi puntato il dito contro José Mourinho: “Se uno come lui dice tutte quelle cose prima della partita allora è evidente che qualcosa non funzioni. Tale libertà di criticare prima non può essere consentita. Un grande allenatore non fa questa roba: non ci sono balle che racconta tipo quella della lingua e non si va a dire al pubblico calma“. Infine, ha concluso: “Da quanto so, gli arbitri vogliono parlare con allenatori e capitani nelle riunioni a Coverciano o altrove. Ma se da un lato c’è la volontà di andare incontro, dall’altro c’è invece un attacco frontale. Mi chiedo allora se vadano effettivamente a questo riunioni o se ascoltino le nuove regole, come quella di ridurre i falli“.
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