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Carlo Tavecchio lancia la sfida, Andrea Abodi ci pensa. A quaranta giorni dall’Assemblea elettiva, fissata per lunedì 6 marzo, la corsa per la Federcalcio entra nel vivo. Il Consiglio federale odierno in via Allegri ha dato le prime risposte, a partire da quella più scontata: Tavecchio si ricandida. “Io sono contento del mio lavoro – ha sottolineato il numero uno della Figc in conferenza stampa – Credo d’aver fatto il mio dovere e mi sembra naturale ripresentare la candidatura alla guida della Figc. Chiunque si può fare avanti, sono felice di giocare la partita”. Lo sfidante potrebbe essere il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi, che oggi uscendo dalla sede della Federcalcio in via Allegri non ha nascosto le proprie intenzioni: “Una mia candidatura non è da escludere – ha ammesso – un pensiero lo sto facendo, sarebbe ipocrita nasconderlo”. Da qui alla candidatura ufficiale ci sono però alcuni passi da compiere. In primis, mercoledì prossimo, Abodi deve ottenere la riconferma da parte delle 22 società di Serie B, che nelle elezioni per la Figc distribuiranno in totale il 5 per cento dei voti: la nomina è scontata perché l’attuale presidente non ha avversari, ma il dirigente romano ha bisogno di un sostegno quasi unanime, posto che la Salernitana di Claudio Lotito, grande sostenitore di Tavecchio, non voterà in suo favore.
Dopodiché Abodi dovrà raccogliere il (probabile) sostegno della Associazione italiana calciatori (20 per cento alle elezioni Figc) e l’appoggio pieno (altrettanto probabile) della Lega Pro di Gabriele Gravina, che ha a disposizione il 17 per cento dei voti per la Figc e indicherà il proprio candidato nell’Assemblea del 16 febbraio. Da questi capisaldi potrebbe partire la sfida di Abodi a Tavecchio, che però al momento si sente tranquillo e domani mattina, al termine dell’Assemblea elettiva della Lega nazionale dilettanti che incoronerà il nuovo presidente Cosimo Sibilia, riceverà l’investitura ufficiale: “Chiederò alla Lnd, la realtà da dove provengo, di sostenere la mia candidatura – ha spiegato Tavecchio, che dunque conta di partire da una base forte perché i Dilettanti gli assicurerebbero il 34 per cento dei voti – La Lega di Serie A (12 per cento, ndr) è sempre stata un mio riferimento. Poi chiederò alle altre componenti, come gli arbitri e le altre leghe, come valutano il lavoro fatto in questi due anni”. A fare da spartiacque nell’eventuale sfida tra Tavecchio e Abodi, dunque, potrebbe essere l’Associazione allenatori, che il 6 marzo distribuirà il 10 per cento dei voti, senza dimenticare il 2 per cento in mano agli arbitri. Al momento una sola cosa è certa: la volata per la Figc è appena cominciata e Tavecchio, ancora favorito, oggi ha incassato anche il giudizio positivo del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Considerando la complessità del mondo del calcio in Italia il mio giudizio sulla gestione Tavecchio è positivo – ha sottolineato il numero uno dello sport italiano oggi ospite del Consiglio federale della Figc – Ci sono però delle componenti che forse non la pensano come me e hanno piena legittimità di vedere le loro istanze portate avanti in altro modo”. La sfida per la Figc è appena cominciata.