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Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha out per la gara dello Zenit. Le nuove assenze in casa Lazio hanno fatto discutere e non poco con il club biancoceleste coinvolto in un vero e proprio “caos tamponi“. Il responsabile medico della Lazio, Ivo Pulcini, ha sottolineato come i tamponi Uefa possano essere leggermente differenti a quelli richiesti per giocare nella Lega Serie A. La motivazione? Per giocare in Uefa è previsto uno screening su tre geni mentre i laboratori utilizzati dai club di Serie A possono riferirsi solo a due ma questo non è il caso della Lazio.
“A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori noi analizziamo 3 geni e non soltanto i 2 geni classici – ha detto al sito irpino ilciriaco.it Massimiliano Taccone, presidente del CdA della Futura Diagnostica, il laboratorio che processa i tamponi biancocelesti -. Tra questi 3, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del Covid-19. Dunque, con i nostri laboratori, segnalammo il gene positivo, ma questo non è un gene che infetta“. E ancora: “Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene e cosa comporta, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione. Di certo alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno“.
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