Squalifiche pesanti, 33 anni complessivi, per i dirigenti, gli allenatori e i giocatori che sono stati indagati e condannati per calcioscommesse nell’ambito della “Calciopoli” del calcio dilettantistico scaturita dal Viareggio. Il club toscano, infatti, tentò di truccare i risultati delle ultime partite di campionato, sei in tutto, della stagione 2018-2019 per pervenire alla salvezza, promettendo somme di denaro alle squadre avversarie. Il Viareggio retrocesse comunque ed è poi fallito, oggi la sentenza dopo l’indagine. Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Cesare Mastrocola, ha inflitto cinque anni di squalifica al dg Tommaso Volpi, quattro anni al presidente Sergio Lazzarini, al direttore sportivo Gianni Petrollini e a due degli allenatori che si erano succeduti in panchina durante quella stagione, Antonio Aiello e Andrea Macchetti. Tre anni al difensore Davide Bianchi. Squalificati, però, anche tesserati delle altre squadre coinvolte: quattro anni di inibizione a Mirko Garaffoni, direttore sportivo dello Scandicci e -2 di penalizzazione al club, e tante altre squalifiche. Molti dei coinvolti hanno già annunciato il ricorso in appello.
Calcioscommesse, Calciopoli 2.0: squalifiche pesanti per gli ex tesserati del Viareggio
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