Dall’Olimpiade negata agli Europei di calcio del 2020, Roma riparte. Ventiquattro ore dopo il no di Virginia Raggi alla candidatura della capitale ai Giochi del 2024, oggi pomeriggio nella Sala delle Armi del Foro Italico il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio e il presidente del Coni Giovanni Malagò hanno svelato, davanti al nuovo numero uno dell’Uefa Aleksandr Ceferin e al sindaco di Roma, il logo italiano di Euro 2020, torneo itinerante che toccherà anche la capitale italiana.
L’immagine scelta ritrae Ponte Sant’Angelo, collegamento ideale tra la città eterna e le altre dodici coinvolte per festeggiare il 60° anniversario della competizione. Allo Stadio Olimpico sono previste quattro partite, tre match dei gironi eliminatori e un quarto di finale. “Roma è una città efficiente, passionale e accogliente – ha dichiarato Tavecchio – Sarà un’esperienza davvero unica da vivere con tutti gli interlocutori, sportivi e non. Il calcio è gioia, passione, spettacolo”.
“Faccio i complimenti all’Uefa – ha osservato Malagò – è stata lungimirante nell’allargare l’organizzazione dell’Europeo a più paesi. Ne siamo onorati: nella sua lunga storia Roma dimostra di saper ospitare un grande evento sportivo”. Per una volta d’accordo con il presidente del Coni anche Virginia Raggi, presente al Foro Italico ventiquattro ore dopo la decisione di dire no all’Olimpiade. “Sapere di poter ospitare un evento così importante ci rende orgogliosi – ha detto il sindaco di Roma leggendo un messaggio sul palco – Il calcio per noi deve rappresentare una grande leva per l’integrazione e uno strumento per diffondere il valore del rispetto”. Oltre a Roma, l’Europeo 2020 toccherà altre dodici città: Baku, Bucarest, Glasgow, Monaco, Copenaghen, Bruxelles, Budapest, Dublino, Bilbao, Amsterdam, San Pietroburgo e Londra, dove sono in programma le due semifinali e la finale.