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Stefano Sorrentino compie 41 anni. L’ex portiere di Juventus, Torino, Palermo e Chievo, festeggia a casa propria, viste le restrizioni messe in atto per contenere la pandemia di coronavirus, ma il buon umore non svanisce. “Cerco di far passare le giornate nel miglior modo possibile. Ho quattro figlie che gestisco con la mia ex moglie e facciamo i compiti. Con mia moglie Sara nel pomeriggio ci alleniamo, poi grazie a lei mi sto esercitando con i a piccoli segreti della cucina” racconta Sorrentino in video-collegamento con Sky Sport 24. Giornate dedicate alle sue cinque donne che gli suggeriscono una battuta: “Tutta la vita meglio una salvezza all’ultimo secondo dell’ultima giornata dopo un mese di ritiro…“. Naturalmente, Sorrentino non vede l’ora di tornare sui campi da gioco, per proseguire la sua nuova vita calcistica che lo vede attaccante del Cervo, squadra di Seconda Categoria ligure allenata dal padre Roberto, con cui ha totalizzato tre presenze, un gol e due assist.
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Sorrentino ha esordito con il Cervo lo scorso 9 febbraio: “Quando sono arrivato era la prima giornata del ritorno ed eravamo terzi, poi abbiamo collezionato tre vittorie di fila e ora siamo secondi. Non vediamo l’ora di agganciare la prima e vincere il campionato“. Obiettivo che, vista la situazione, è rimandato a data da destinarsi: “Adesso dobbiamo rimanere a casa. Prima lo capiamo e prima ci riabbracceremo come sempre“. In conclusione, Sorrentino racconta il simpatico aneddoto di quando parò il rigore a Cristiano Ronaldo: “Era il suo primo penalty sbagliato in Italia. Ero nel tunnel che parlavo con Dybala, mi ha fatto i complimenti e stretto la mano ma era scuro in volto“. Infatti, Sorrentino non ha ricevuto la maglia di CR7, “Però ho preso la maglia del mio amico Paulo…” ha scherzato.
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