Le regine, le inseguitrici, le deluse e, sullo sfondo, il mercato invernale. Sono stati venti giorni di riposo e riflessione in serie B. Gennaio è un mese fondamentale per chi pretende di dare una scossa alla propria stagione. Trasferimenti e avvicendamenti tecnici hanno scandito i primi giorni del nuovo anno. Stravolgimenti che sembrano non toccare Crotone e Cagliari che, dall’alto della loro posizione in classifica, si preparano con più tranquillità ad un girone di ritorno in cui dovranno confermare quanto di buono fatto vedere fino a dicembre. Se i sardi hanno fatto valere la superiorità tecnica e la profondità di una rosa costruita per l’immediato ritorno in A, i calabresi si sono imposti con la qualità del sistema di gioco organizzato da mister Juric, capace di far fiorire i tanti talenti scovati in giro per l’Italia dal d.s. Ursino. Proprio le duellanti si sfideranno alla riapertura nel match clou della 22esima giornata. All’andata fu un secco 4-0 per il Cagliari al Sant’Elia e, al contempo, nulla faceva presagire l’impetuosa crescita dei crotonesi. Ma Juric ha dimostrato che un laboratorio di idee può sconvolgere i discorsi da accademici. In pole position nella lotta play off, in posizione di lancio per l’attacco alla promozione diretta, Novara e Pescara hanno anch’esse messo in mostra un gradevole sviluppo pratico delle convinzioni tattiche dei propri mister. Si dovranno guardare le spalle dai ritorni di Bari e Cesena, in calo nella seconda metà del girone di andata, che cercheranno sul mercato innesti di peso per colmare il gap. Completano il quadro delle zone alte il sorprendente Brescia di mister Boscaglia, ripescato ad agosto al posto del fallito Parma, e un Avellino che ha cambiato marcia nell’ultimo periodo anche grazie al ritorno dalla squalifica di bomber Castaldo, faro carismatico dentro e fuori dal campo.
A metà del guado si muovono l’ambizioso Perugia e la delusa Spezia che, nonostante il cambio di allenatore da Bjelica a Di Carlo, non ha ancora completamente ingranato le marce alte a propria disposizione. Trapani ed Entella si godono una soddisfacente classifica tranquilla mentre Modena, Ternana e Pro Vercelli dovranno, per forza di cose, guardarsi le spalle con i play out a soli due punti di distanza. Le difficoltà di Livorno ed Ascoli, inizialmente chiamati a disputare ben altro campionato, aprono la porta della zona rossa in cui al momento sono impelagate il Latina, con mister Somma sempre a rischio esonero, e il Vicenza che, dopo i fasti della scorsa stagione, chiede ai nuovi acquisti Ebagua e Moretti di dare una sterzata ad un gruppo di spessore, ma parso depresso e schiacciato dalle aspettative. Più complicate le situazioni di Salernitana, Lanciano e Como. I campani, molto attivi sul mercato anche grazie alla sinergia con la Lazio del presidente Lotito, sembrano avere più probabilità di riportarsi in zona di galleggiamento.
Disperata la situazione a Lanciano, con la proprietà Maio in grossa crisi economica e costretta a vendere i migliori elementi della squadra, e a Como (a -7 dai playout) nonostante mister Festa professi di credere ciecamente alla salvezza. Per come è stata concepita la sosta, il girone di ritorno potrebbe stravolgere equilibri consolidati in quello di andata. Non sarà d’accordo il Crotone, che spera di ripetere le gesta del Carpi e festeggiare una clamorosa promozione. Nel contesto agonistico che diventerà sempre più esasperato col passare dei mesi, cercheranno di emergere talenti che sicuramente vedremo nei prossimi anni imporsi anche nella serie maggiore, sulla scorta di quanto fatto, ad esempio, da Florenzi e Bernardeschi. Non a caso due ex crotonesi. Di certo il campionato di serie B, grazie al suo labile equilibrio, continuerà a proporre temi interessanti fino all’epilogo di giugno. Tenere i nervi saldi, in una serie ad alta tensione, sarà sicuramente un buon punto di partenza per il raggiungimento degli obiettivi prefissati da ogni club.