Il leone camerunese Samuel Eto’o torna a ruggire, questa volta non in campo ma nel corso di una conferenza stampa organizzata con i suoi avvocati a Milano. L’ex giocatore della Sampdoria ha minacciato la sua ex squadra di andare per vie legali. Il rapporto tra l’attaccante ora in forza all’Antalyaspor, in Turchia, e Massimo Ferrero, presidente della Samp, sembrava ottimale, prima che qualcosa si rompesse. Il motivo? Il club genovese non avrebbe rispettato gli accordi presi con il giovane connazionale di Eto’o Fabrice Odinga.”Chiedo solo al presidente Massimo Ferrero e al suo avvocato Romei, a cui ho dato molta fiducia, di fare il giusto – ha affermato l’ex attaccante di Inter e Barcellona – Ho sempre creduto e credo ancora al presidente, voglio che lui risolva la situazione, specialmente per la grande squadra che è la Sampdoria. Spero che in futuro queste cose non accadano più nel calcio“.
Il contratto con cui Massimo Ferrero ha convinto Samuel Eto’o a trasferirsi alla Sampdoria nel gennaio 2015 avrebbe previsto l’approdo a Genova del giovane attaccante Olinga, allora tesserato per i greci dell’Apollon Limassol. La società genovese non aveva libero il posto da extra-comunitario e così ha girato la giovane promessa camerunese a una squadra romena, il Costanza, dove, per problemi di tesseramento, non ha mai giocato né percepito lo stipendio. Il giocatore per alcuni giorni si è anche allenato a parte nel ritiro di Pinzolo, in Trentino, dove il club doriano stava preparando il preliminare di Europa League. Alla fine, non rientrando nei piani della Samp, Olinga è finito in Belgio, dove tuttavia ha pagato la pessima preparazione estiva, iniziando a giocare solo di recente. La Sampdoria aveva promesso un risarcimento, che però non è ancora arrivato. Tanto che anche lo stesso Apollon ha fatto un esposto alla Fifa sulla vicenda.
In conferenza non sono mancate le domande sull’Inter e la notizia di un possibile ritorno di Massimo Moratti alla guida della presidenza nerazzurra: “Ferrero è stato il presidente più simpatico che ho mai avuto, ma non il migliore – ha proseguito Eto’o – Massimo Moratti mi manca, per noi era come un papà. Se lo vorrei rivedere presidente dell’Inter? Certo che sì, ne ha bisogno l’Inter e anche il calcio. Se vuole, mi metterò in ginocchio per chiedergli di rientrare“. Infine una battuta su un possibile futuro da allenatore: “All’Inter? Un giorno mi piacerebbe. Non so se al Barcellona, all’Inter o in un altro club, ma so che quando comincerò ad allenare vincerò come ho fatto da giocatore“, ha concluso il camerunese.