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Gianluca Pagliuca ha ripercorso alcuni passaggi della sua carriera. L’ex portiere di Sampdoria, Inter e Bologna è intervenuto su TMW Radio, parlando di Gianluigi Donnarumma e senza dimenticare tuttavia la situazione che tutti noi stiamo vivendo: “Se fossi ancora un giocatore avrei paura, soprattutto per i miei affetti. Ora ci sono meno contagi e più possibilità per riprendere, anche se archivierei questa stagione, non assegnando titoli e ripartendo a settembre”. Di seguito le su dichiarazioni complete:
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SUI RICORDI – “Ho avuto tanti allenatori importanti. Il primo è stato Boskov, che ha creduto in me e mi ha lanciato. La mia parata più importante è il rigore su Matthaus, ha deciso lo scudetto della Sampdoria. Ricordo anche un alterco con Vierchowood. Si giocava contro la Lazio, io lasciai rimbalzare un pallone per poi prenderlo. Mi gridò di tutto perché pensava dovessi afferrarlo prima io mi sono arrabbiato e l’ho preso per il collo. Per fortuna vincemmo”. Su quella sciagurata finale contro il Barca ha chiosato: “Contro il Barcellona Mancini non era in grandi condizioni, come Vialli. Abbiamo avuto qualche occasione, anche loro. La punizione di Koeman fece la differenza. Ho giocato tre mondiali, ne ho perso uno per un rigore. Capita, ma resta una grande amarezza”.
SU DONNARUMMA – “Lui è il top, so che è molto legato al Milan, magari vorrebbe anche rimanerci, però deve stare attento. Rischia di attendere diversi anni prima di vincere qualcosa di importante. In generale, ci sono altre squadre che sono nettamente più avanti. Dovrebbe pensarci. Se fossi al posto suo e arrivasse una grande offerta, ci penserei. Soprattutto se provenisse dalla Premier. Se fossi in lui, punterei ad andare a giocare in Inghilterra”.
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