Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Aldo Agroppi, morto all’età di 80 anni. L’ex calciatore e allenatore era ricoverato da qualche giorno in ospedale a causa di una polmonite bilaterale, ma purtroppo è spirato nelle prime ore di giovedì 2 gennaio. La salma sarà portata alla sala del commiato della Pubblica assistenza di Piombino e proprio nella sua città natale sarà possibile dare un ultimo saluto ad Agroppi. Lascia la moglie Nadia e i figli Nilio e Barbara.
La sua carriera
Dopo aver debuttato nelle giovanili del Piombino, Agroppi aveva vestito le maglie di Torino e Genoa, Ternana, Potenza e Perugia. Per lui anche 5 presenze in Nazionale. Dal 1978 al 1993 ha invece intrapreso la carriera da allenatore, sedendo sulle panchine di Pescara, Pisa, Perugia, Como, Ascoli e Fiorentina. Infine, per lui anche una parentesi da opinionista televisivo.
Bandiera del Torino
La squadra alla quale Agroppi è maggiormente legato non può che essere il Torino. Con la maglia granata indosso, l’ex calciatore ha infatti totalizzato ben 212 partite, realizzando 15 reti. Proprio quando era un giocatore del Torino, inoltre, ha ricevuto la chiamata dell’Italia, debuttando in azzurro nel 1972. Infine, sempre con il Torino ha vinto gli unici due trofei della sua carriera: due Coppa Italia, nel 1968 e nel 1971.
Il ricordo di Ulivieri
“Conservo una sua lettera che mi scrisse in un momento difficile per me in quel periodo oscuro. Fu uno dei pochi a farlo, si trattò di un segno di grande sensibilità. Era un allenatore di scoglio come Nedo Sonetti. Io ero di terra, poi c’erano quelli di sabbia come Marcello Lippi ed Eugenio Fascetti. Credo sia stato proprio lui a fare questa classificazione. E’ un grande dispiacere, anche se alla mia età ci si fa anche allenamento. Quando sei giovane di questi dispiaceri ne hai di meno, mentre quando si hanno i miei anni sono più ravvicinati e ne capitano di più. Ma è la vita. Tra di noi non c’è mai stato nulla, né uno screzio né altro. Ci si salutava come vecchi amici, mi resta come detto il suo ricordo per questa lettera di grande sensibilità che mi ha scritto” ha raccontato un commosso Renzo Ulivieri, presidente dell’Aiac, ai microfoni di LaPresse.
Il cordoglio di Fiorentina, Perugia e Torino
AC Perugia Calcio si unisce al dolore del calcio italiano per la scomparsa di Aldo Agroppi all’età di 80 anni. Oltre ad aver legato la sua carriera ai colori del Torino ha vestito, tra le varie squadre, anche la maglia biancorossa nella stagione 75-76 in Serie A. Con i grifoni conduce altri due buoni campionati in massima serie, vestendo varie volte anche la fascia di capitano prima di ritirarsi dal calcio giocato alla fine del torneo 76-77. Da allenatore, dopo aver guidato alcune squadre giovanili biancorosse, torna in prima squadra prima nella stagione 82-83 e a seguire nell’84-85 raggiungendo il quarto posto perdendo coi biancorossi una sola partita, tuttora un primato per la Serie B, e restando in corsa per la promozione in massima serie fino all’ultima giornata, mancandola per un solo punto. Il Club porge le più sentite condoglianze alla famiglia”.
“Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club, profondamente commossi per la triste notizia, sono vicini con affetto alla famiglia Agroppi nel ricordo di Aldo Agroppi, uno dei calciatori più iconici e maggiormente amati dai tifosi nella storia del Toro. Mai banale, dentro e fuori dal campo, debuttò in granata il 15 ottobre 1967 in Torino-Sampdoria. Come disse lui: “Il giorno più bello e allo stesso tempo più brutto della mia vita perché proprio dopo l’esordio in Serie A quella sera ci fu il tragico incidente con la morte di Gigi Meroni”. Nel Toro dal 1967 al 1975, è uno dei simboli del tremendismo granata. Nel suo palmarès due Coppe Italia e, a livello personale, anche la soddisfazione di 5 presenze in Nazionale. Tra i suoi rimpianti quello di aver lasciato il Toro proprio l’anno prima dello scudetto del 1976. Terminata la carriera di calciatore ha allenato, tra le altre, Pisa, Fiorentina, Como e Ascoli. Nel mondo del calcio si è distinto anche come apprezzato commentatore sportivo così come si sono rivelati di successo alcuni suoi libri. “Alla famiglia, ai suoi affetti più cari e a tutti i parenti il profondo cordoglio e l’abbraccio del mondo granata”.
La reazione della FIGC
“La scomparsa di Aldo Agroppi rappresenta un grave perdita per il calcio italiano – le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina -. Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale”. Per commemorare Agroppi, per tutte le partite del weekend (compresi anticipi e posticipi) verrà osservato un minuto di silenzio.
Il cordoglio della Lega Serie A
“E’ scomparso oggi all’età di 80 anni Aldo Agroppi, centrocampista dotato di grande dinamismo e personalità, che ha scritto pagine importanti in particolare della storia del Torino, formazione di cui è stato per quasi un decennio tra gli uomini simbolo. In granata ha infatti giocato per 8 stagioni, vincendo due Coppe Italia (1967/68 e 1970/71), prima di trasferirsi a Perugia, dove ha concluso la carriera dopo altri due anni nel massimo campionato. Dopo tre anni ha intrapreso la carriera da allenatore che lo porterà a guidare in Serie A Fiorentina, Como e Ascoli. Tutta la Lega Serie A si stringe alla famiglia Agroppi ed esprime le più sentite condoglianze”. La Lega Serie A sul proprio sito internet lo ricorda così.