Quasi uno scherzo del destino a chiudere una vita fatta di calciomercato. Ernesto Bronzetti, uno dei più famosi agenti Fifa, è scomparso proprio a poche ore dalla chiusura della sessione invernale. Quel gong che per anni lo ha accompagnato tra una trattativa e un trasferimento a segnare anche il suo addio. Un male incurabile lo ha stroncato stanotte all’età di quasi 69 anni, li avrebbe compiuti da qui a pochi giorni, il prossimo 13 febbraio. Li avrebbe festeggiati con la moglie e le tre figlie che oggi piangono la sua scomparsa, così come il Milan. Infatti Bronzetti ha collaborato per anni proprio con la società rossonera, in veste di consulente di mercato e di intermediario di tante operazioni. Era quasi la sua seconda famiglia, storica l’amicizia con l’amministratore delegato Adriano Galliani: “Tutta la famiglia rossonera, commossa e addolorata, si stringe attorno alla famiglia di Ernesto Bronzetti colpita dalla sua scomparsa. Il cordoglio del Milan per Ernesto, apprezzato consulente rossonero per tanti anni, è intenso e sentito”, questo il messaggio di cordoglio che il club milanese ha rivolto all’agente Fifa sul suo sito ufficiale. Lui, ponte prezioso tra il calciomercato italiano e spagnolo, era il re delle trattative internazionali nonché il sapiente procuratore che proprio al Milan portò un giocatore del calibro di Ricardo Kakà. Il rapporto speciale con il mondo rossonero, quello altrettanto forte con il Real Madrid del presidente Florentino Perez: quando si trattava di portare avanti affari italiani in Spagna, c’era un unico intermediario per i Blancos, ed era Bronzetti. L’amicizia con l’ex tecnico del club spagnolo Carlo Ancelotti era intoccabile, tanto da vivere con grande dispiacere il licenziamento dell’allenatore italiano appena pochi mesi fa. Oggi il mondo del calcio piange l’addio di uno degli storici re del calciomercato.