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“I soldi sono una maledizione”. Sono queste le parole tombali di Kevin-Prince Boateng alla Bild in merito agli errori all’interno del panorama calcistico. L’ex Milan ha parlato delle ingiustizie di questo sport: “E’ solo un business e tu sei un numero. Se non lavori, verrai sostituito, semplice. Non c’è più alcuna lealtà . E’ triste. Dovresti fare un sondaggio per scoprire a quale calciatore professionista piace ancora allenarsi, chi si diverte a giocare”. Il centrocampista ha poi proseguito: “Certo, il calcio è un lavoro per professionisti. Ma se pagato così tanto diventa stressante, la pressione è enorme e parliamo rapidamente di depressione e così via. Oggi ci sono momenti in cui mi diverto e momenti in cui non mi diverto, sono onesto”.
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Si è poi toccato un altro tasto dolente, ossia quello dei ragazzi già milionari in giovane età : “Non vivono il loro talento. So esattamente cosa significa buttarlo via. Ci sono giocatori che guidano la loro Mercedes a 19 anni. Hanno così tanto talento e non fanno nulla per migliorarsi. Nessun allenamento extra, niente. Giocano alla Playstation e guardano Instagram. Sono gli ultimi ad arrivare agli allenamenti e i primi ad andarsene. Penso che come il calcio è cambiato così come sono cambiate anche le persone”.
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