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Sassuolo-Brescia alle 18:30 di lunedì 9 marzo rischia davvero di essere l’ultima partita del campionato di Serie A 2019/2020. Una situazione impensabile sino a qualche settimana fa, ma il dilagare dell’emergenza coronavirus non fa sconti e anche la Confindustria del pallone deve tenerne conto. Prima la salute, poi il resto. E quindi domani in Via Allegri, a Roma, si terrà il consiglio straordinario della Federcalcio nel quale il presidente Gabriele Gravina, con tutta probabilità , deciderà di fermare il calcio italiano sino al 3 aprile, data nella quale scadranno i DPCM con tutte le restrizioni attuate nelle zone rosse e in tutta Italia. Ma se la Serie B e la Serie C potrebbero tranquillamente giocare a giugno, sempre qualora l’emergenza rientri come ovviamente speriamo tutti, per la Serie A il discorso è diverso: senza un aiuto da parte della Uefa il campionato di fatto non potrebbe concludersi.
Pensiamo infatti alla possibilità che il calcio, come tutta l’Italia, da sabato 4 aprile possa ripartire. In Serie A si dovrebbero disputare ancora 12 giornate più 4 recuperi (Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Torino-Parma e Verona-Cagliari) più le varie date della Champions League ed Europa League senza di fatto considerare la Coppa Italia che potrebbe essere continuata nella prossima stagione. Le date per giocare sarebbero le seguenti: 4-5 aprile, 11 aprile, 18-19 aprile, 21-22 aprile, 25-26 aprile, 2-3 maggio, 9-10 maggio, 16-17 maggio, 20 maggio, 24 maggio. Si potrebbero giocare solamente dieci delle dodici giornate previste con i quattro recuperi che magari potrebbero essere inseriti in qualche turno infrasettimanale di Champions League ed Europa League, ma attenzione perché in quel caso Inter e Atalanta, se non uscissero dalle rispettive competizioni non potrebbero giocare le partite contro Sampdoria e Sassuolo. Dunque mancherebbero due giornate e potenzialmente due recuperi, totale tre date. Ed è qui che entra di scena l’Uefa e il presidente Ceferin.Â
Due soluzioni: spostare in avanti l’Europeo, che si disputerà dal 12 giugno al 12 luglio, di dieci giorni per consentire lo svolgimento del campionato. Perché come minimo si dovrebbe giocare anche il 27 e il 31 di maggio e forse anche i primi di giugno. Oppure la seconda opzione, quella più drastica: visto che l’emergenza riguarda anche Germania, Francia e diversi paesi europei, rinviare la manifestazione continentale al 2021. A quel punto si potrebbe giocare sino al 30 giugno. Ma una cosa pare certa: con lo stop di domani, se l’Europeo verrà confermato per il 12 giugno, Sassuolo-Brescia rischia di diventare davvero l’ultima partita di un campionato che di diritto entrerà nella storia.Â
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