Una delle pagine più tristi della storia del calcio, 31 anni dopo. Le 39 vittime dell’Heysel, durante la finale di Coppa dei Campioni vinta dalla Juventus contro il Liverpool nel 1985, restano ancora una macchia indelebile. Oggi, a distanza di anni, il mondo del calcio si unisce nel ricordo di quella data.
“Il dolore e la dignita’ delle famiglie delle vittime rappresentano l’insegnamento piu’ importante, a distanza di anni, per tutti coloro che amano il calcio, indipendentemente dai ruoli che ricoprono” – commenta il presidente della Figc Carlo Tavecchio. La federazione italiana si è sempre mostrata molto sensibile alla memoria delle vittime dell’Heysel. In quello stadio, infatti, in occasione dell’amichevole Italia-Belgio del novembre scorso, la stessa Figc, insieme alla nazionale azzurra, aveva ricordato la terribile tragedia con una cerimonia di fronte alla lapide posta nella curva ‘Z’.
Anche la Juventus ha voluto rendere omaggio alle vittime. “L”orrore e la tragedia che si consumarono allo stadio Heysel -si legge sul sito del club bianconero- nelle ore immediatamente precedenti la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, sono ancora vive negli occhi dei tifosi bianconeri e, più in generale, di tutti gli appassionati di calcio, che quella sera, a Bruxelles o davanti alla televisione, hanno assistito a momenti da incubo. Una notte, quella del 29 maggio 1985, che ha cambiato per sempre le vite di 39 famiglie, segnate dalla perdita dei loro cari, vittime innocenti di una follia che ancora oggi non trova spiegazioni. A loro, da 31 anni, va il nostro pensiero e il nostro ricordo, nella convinzione che quello che è accaduto all”Heysel non debba ripetersi mai più”.