“L’atleta è considerato non solo nelle sue fragilità umane, ma soprattutto come soggetto che richiede una centralità di rispetto nella sua dignità di uomo considerandolo meno come mezzo di produzione e più come uno dei protagonisti fondamentali all’interno di un percorso progettuale che merita la massima garanzia. Credo che questo tipo di avvio di un percorso di sensibilizzazione renderà ciascuno di noi maggiormente responsabile, illuminando anche coloro che sono particolarmente impegnati nel predisporre nelle condizioni globali i calendari che riguardano non solo quelli nazionali ma anche quelli internazionali”. Queste le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Sport Human Factor” – L’incidenza del “fattore umano” sulla prestazione sportiva dell’atleta e sulla performance del club.
“È importante aver avviato un approfondimento su un tema particolarmente delicato – ha proseguito il numero 1 del calcio italiano -. Oggi quello che si richiede come elemento centrale dell’attività di un’azienda atipica come il calcio, è cercare di focalizzare l’attenzione non solo sugli indicatori di performance, ma anche sulle valutazioni che pongano al centro l’interesse dell’uomo in quanto tale”. “Credo che oggi si passi all’esaltazione di una sensibilità diversa, ovvero la capacità di sviluppare e prendersi cura del capitale umano facendo sì che ci sia la massima garanzia di sicurezza e tutela della salute, oltre che riposizionare in modo più corretto una degli elementi dell’azienda come il calciatore”, ha poi concluso il presidente Gravina.