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“L’Associazione Italiana Agenti ha segnalato, ma non denunciato la vicenda di Alessandro Lucci e Leonardo Bonucci. Le indagini spettano alle procure, non a noi”. Queste le parole del presidente dell’Associazione Italiana Agenti Giuseppe Galli, intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo. “Negli ultimi anni stanno venendo fuori situazioni antipatiche, gli agenti non vanno più a vedere i calciatori sui campi di provincia. Si assiste in continuazione a cambi di procure da parte dei giocatori, spesso senza alcuna motivazione valida. La procura federale dovrebbe agire con più attenzione su queste vicende, la denuncia fatta da Canovi diversi anni fa è caduta nel vuoto” ha spiegato.
Galli ha poi continuato: “Gli agenti non sono tutelati, non bisogna confondere tra aziende, come Raiola o Jorge Mendes, e procuratori. È fastidioso che agli agenti che lavorano girando i campi vengano letteralmente rubate le procure dei calciatori da parte di queste aziende”.
“Non condanno Bonucci, è sempre successo che un giocatore cerchi di consigliare un compagno di squadra – ha detto – . Non trovo analogie con Calciopoli, spesso si tratta di casi di millanteria. Ho chiesto un tavolo di confronto al presidente Gravina, che ultimamente sta dando più ascolto alla nostra categoria”, ha concluso.
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