Calcio femminile

Stipendi non pagati, abusi, minacce: la denuncia delle ex calciatrici del Pomigliano

Pomigliano
Pomigliano Women - Foto LiveMedia/Agostino Gemito

Una storia destinata a far parlare, quella che emerge dalla denuncia delle ex giocatrici del Pomigliano in riferimento ad avvenimenti accaduti nel corso della stagione scorsa. Un gruppo di calciatrici della squadra campana, retrocessa dalla Serie A femminile e non in grado quest’anno di iscriversi alla Serie B, ha infatti denunciato alla FIFPRO, l’associazione internazionale dei calciatori professionisti, i tremendi episodi di cui sono rimaste vittime nel corso dei mesi scorsi.

Come prima cosa, a metà della scorsa stagione il Pomigliano CF ha smesso di pagare giocatrici e allenatori. “Ad inizio stagione i pagamenti non erano mai puntuali, chiedevamo sempre informazioni alla dirigenza, ma questa non ha mai risposto alle mail e ai messaggi WhatsApp. A un certo punto hanno smesso di rispondere alle chiamate del mio agente: quando ho affrontato di petto il presidente sulla questione si stava fumando una sigaretta e mi ha promesso che se ne sarebbe occupato lui, ma in realtà non ha fatto niente”, racconta un’atleta.

Tra le accuse anche quella di aver falsificato i contratti: “Crearono un documento nuovo, cambiando le date e aggiungendo le firme – ricorda una calciatrice – Per fortuna ho tenuto una copia originale, così ho potuto dimostrare che il loro era un falso. Lo hanno fatto più e più volte con tante ragazze per non farle andare via”.

Situazione ai limiti anche sotto il profilo medico: le calciatrici hanno raccontato di non aver sostenuto alcuna visita medica prima della firma, non c’era alcun kit di primo soccorso e non veniva offerta alcuna copertura medica in caso di infortunio: dovevano provvedere al pagamento delle spese in prima persona. A una di queste fu terminato il contratto perché si rifiutò di pagare spese che, legalmente, toccavano al club.

La FIFPRO ha inoltre appreso che dopo una partita contro il Napoli nell’aprile 2024, un membro dello staff ha colpito in faccia una giocatrice e l’ha bollata come “put***a”. Questo dopo aver tentato di aggredire un’avversaria in campo. Le calciatrici hanno anche rivelato che persone legate ai vertici del club sono entrate nei loro appartamenti senza preavviso. Una di loro, ascoltando musica mentre puliva casa, è rimasta sorpresa nel vedere un uomo – che le aveva già inviato numerosi messaggi di testo inappropriati – era entrato in casa sua e si trovava nel suo corridoio.

Ora, alcune di queste atlete, assistite dall’AIC, hanno avviato azioni legali per riscuotere arretrati e risarcimenti. Il procedimento è ancora in corso e sono state attivate clausole legali anche da parte dell’AIC per riscuotere le somme richieste a garanzia dalla FIGC per la partecipazione all’ultimo campionato di Serie A.

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