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La Nazionale italiana femminile di calcio si appresta ad affrontare Israele per provare a strappare il pass diretto per l’Europeo. Le azzurre hanno bisogno di vincere e solo con un risultato di almeno sei gol di scarto arriverebbe la qualificazione matematica, in caso contrario bisognerà sperare in risultati favorevoli dagli altri gironi (le azzurre ambiscono a essere tra le migliori seconde).
A presentare l’impegno del Franchi di Firenze è la ct azzurra Milena Bertolini, che chiede di accelerare alle sue ragazze per riportare ai fasti di vent’anni fa il movimento italiano: “E’ una gara di grande importanza perché può darci la qualificazione diretta all’Europeo. Abbiamo ancora un gap con le squadre top a livello mondiale. L’Italia come federazione ha cominciato a investire nel calcio femminile in maniera decisa dal 2015. Fino al Mondiale del 1999 eravamo sulla buona strada, ma poi abbiamo avuto un buco di quindici anni e questo trascorso ci fa stare indietro rispetto ad altre realtà . In questi ultimi cinque anni abbiamo assottigliato il gap che ci divide dalle Nazionali leader del movimento. Ora è arrivato il momento di accelerare: dobbiamo andare agli Europei anche per far fare alle ragazze esperienza internazionale”.
La Bertolini non vuole però che l’avversario – molto indietro nel ranking – possa essere preso sottogamba: “Nonostante la posizione che occupa nel ranking Israele sta crescendo molto nel calcio femminile. All’andata ci fecero soffrire, anche se è difficile fare un paragone con quella sfida: è passato un anno e mezzo da quella gara, che peraltro affrontammo subito dopo il Mondiale di Francia in una situazione psicologica quindi particolare. Siamo consapevoli che troveremo una squadra che farà dell’aggressività il suo punto di forza e che sta crescendo dal punto di vista organizzativo. Sarà fondamentale non farci intrappolare dal nervosismo e dalla loro pressione”.
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