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I cinque gol subiti dalla Francia all’esordio degli Europei femminili 2022 pesano, ma la Nazionale di Milena Bertolini è pronta a ripartire coraggio, sacrificio e coesione. “La notte dopo la gara è stata triste, non ho dormito ma la mattina seguente avevo già in testa quello che dovevamo fare per riscattarci – ha dichiarato Valentina Giacinti in conferenza stampa -. Solo stando unite possiamo ripartire. L’Italia è quella che avete ammirato negli ultimi anni, non quella vista con la Francia. Siamo consapevoli che per alimentare il nostro sogno l’unico risultato che giovedì abbiamo a disposizione è la vittoria”.
Tante le critiche da parte dei tifosi azzurri dopo la gara: “Sappiamo che la gente si aspetta tanto da noi, ma qualche passo falso ci può stare perché siamo un gruppo che sta crescendo e che ancora deve lavorare tanto per arrivare al livello delle migliori. Il professionismo non risolve tutto, ci vuole tempo”.
Sul prossimo match contro l’Islanda: “Affronteremo una squadra molto fisica che può contare su alcune calciatrici di spessore internazionale – ha concluso Giacinti – dovremo stare attente e rimanere unite. È chiaro che ho voglia di giocare, la decisione però spetta alla Ct e, qualunque scelta farà, mi farò trovare pronta”.
Per Flaminia Simonetti questi Europei sono un sogno che si realizza. “Ci prendiamo la responsabilità di quello che è successo – ha ammesso la 25enne interista – nei primi 45’ il problema è stato soprattutto mentale e facciamo mea culpa perché non siamo riuscite a dimostrare il nostro vero valore. Il livello di questo torneo è altissimo, mi rendo conto che in Italia siamo ancora un po’ indietro ma il percorso intrapreso è quello giusto e sono certa che continueremo a crescere”.
Nel 2014 la centrocampista prese parte all’Europeo Under 17 che la squadra di Sbardella chiuse al terzo posto: “Fu una grande avventura e spero di poter rivivere sensazioni analoghe insieme alle mie attuali compagne, non bisogna mai lasciare spazio alla paura di non farcela. Domenica quando la Ct mi ha detto di entrare in campo ero abbastanza tranquilla, avevo voglia di giocare ed ero consapevole che di fronte a giocatrici così forti non potevo permettermi di farmi prendere dall’emozione”.
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