Ha scritto le pagine più belle della storia recente del calcio femminile italiano e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Lo sviluppo del movimento continua a passare dai piedi, dalla testa e dal coraggio di Sara Gama, capitana della Juventus e della Nazionale, ma anche vicepresidente AIC ed ex consigliera federale, pronta a fare il suo ingresso ufficiale nella Hall of Fame, raccogliendo l’eredità di Morace, Panico, Gabbiadini, Vignotto e Bertolini.
Un riconoscimento che risale al febbraio di due anni fa, ma che a causa della pandemia le verrà consegnato, insieme a Barbara Bonansea, entrata pochi mesi fa in questo ristretto sodalizio di campionesse, a fine mese. Di seguito le sue parole: “Sono orgogliosa. Significa che ho fatto delle cose buone e mi piace pensare di averle fatte sia dentro che fuori dal campo, dando il mio contributo alla crescita del nostro sport. I passi in avanti saranno notevoli e andranno considerati sotto due diversi aspetti. Da una parte le calciatrici che giocano e quelle che giocheranno potranno contare su tutele riconosciute, come l’assicurazione e la pensione, è questo il motore che ci ha spinto a lottare per ottenere quello che ci spettava. Dall’altra avremo l’opportunità di lanciare definitivamente questa disciplina, che è una parte del sistema calcio con enormi potenzialità non ancora sfruttate, investendo per poter competere ai massimi livelli e puntare alla vittoria. Entrambi gli aspetti hanno un valore enorme e favoriranno lo sviluppo del nostro sport, che andrà a beneficio di tutti, non solo delle atlete. Professionismo vuol dire questo”.