Calcio femminile

Calcio femminile, rissa a fine partita in Serie C: sei espulsioni, tifoso colpisce calciatrice con un pugno

Pallone Champions League femminile
Pallone Champions League femminile - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Finale estremamente concitato tra la Vis Mediterranea di Montoro (Avellino) e la Trastevere Soccer, nel match valido per il campionato di Serie C di calcio femminile. A fine partita si è infatti scatenata una rissa che ha coinvolto numerose calciatrici e, tra botte e spintoni, l’arbitro ha estratto ben sei cartellini rossi (quattro in direzione di calciatrici romane e due irpine). Come se non bastasse, una calciatrice del Trastevere è stata poi colpita da uno spettatore, che ha fatto invasione di campo e le ha sferrato un pugno. “Condanniamo e disapproviamo ogni violenza” ha detto il presidente dell’Avellino, Ivan Montefusco, manifestando vicinanza alla calciatrice vittima dell’aggressione.

“Nella partita di ieri l’epilogo non poteva essere peggiore, con uno pseudo allenatore che ha colpito al mento la nostra capitana Alice Ferrazza con un violento pugno. La Vis Mediterranea vincerà anche il campionato, ma ha appeso sul proprio stendardo un gesto di obbrobrio infinito: la violenza degli uomini nei confronti delle donne dalla vita civile si è spostata anche sui campi di calcio”. Così il presidente del Trastevere, Pier Luigi Betturri, che si autodefinisce “ancora allibito”, commenta quanto accaduto ieri precisando che la squadra “è seconda in classifica, proprio dietro alla Vis, e non sta lottando per la salvezza come è stato erroneamente riportato”. L’uomo che ha colpito con un pugno la capitana del Trastevere risulta essere stato già identificato dai Carabinieri. Il presidente della squadra romana spera “che la giustizia sportiva e soprattutto quella ordinaria emettano delle sentenze esemplari in modo che la vittoria sportiva che verrà sicuramente conseguita dalla Vis Mediterranea appaia ancora più vergognosa ed indegna”.

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