![Mapi Leon e Daniela Caracas](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2025/02/Mapi-Leon-e-Caracas-1024x683.jpg)
Mapi Leon e Daniela Caracas - Foto Judit Cartiel/SPP/Shutterstock
Il calcio femminile spagnolo è al centro dell’attenzione mediatica. Mentre si svolge il processo contro l’ex presidente della Federazione Rubiales, allontanato a causa del bacio a Jenny Hermoso dopo la vittoria della Coppa del Mondo, il derby catalano di Lega F diventa palcoscenico di un nuovo caso. La vicenda sotto la lente d’ingrandimento ha avuto luogo poco prima di un calcio di un calcio d’angolo del Barcellona, attorno al quindicesimo minuto. Mapi Leon, calciatrice blaugrana, si trova in area ed è marcata da Daniela Caracas. La giocatrice dell’Espanyol dà una spallata all’avversaria, che sembra rispondere toccando le parte intime di Caracas, per poi pronunciare alcune parole non decifrabili. Il match continua e termina con il successo del Barcellona per 2-0, ma la questione non è finita qui.
IL COMUNICATO DELL’ESPANYOL
Alcuni giorni dopo la partita, l’Espanyol pubblica un comunicato ufficiale sul proprio sito: “Vogliamo esprimere il nostro totale malcontento e la nostra condanna per gli eventi accaduti domenica scorsa, durante il derby giocato al CE Dani Jarque tra l’RCD Espanyol e l’FC Barcelona. Si tratta di un’azione che consideriamo inaccettabile e che non deve passare inosservata“, inizia la nota ufficiale.
“Durante un’azione di gioco durante la partita, la giocatrice del Barcellona María Pilar León, coinvolta in una colluttazione con la nostra giocatrice Daniela Caracas, ha fatto un gesto che ha violato la privacy della nostra giocatrice. Sebbene Caracas non fosse in grado di reagire in quel momento a causa dell’impatto della situazione; on seguito, quando si è resa conto di quanto accaduto, capendo conto la gravità del gesto, ma ha deciso di non reagire con rabbia per evitare sanzioni disciplinari e danni alla squadra“.
“Oltre a quanto accaduto in campo, c’è stata anche la spiacevole reazione sui social, dove la nostra giocatrice è stato bersaglio di insulti da centinaia di profili. Siamo preoccupati che, anziché concentrarsi sull’atto in sé, parte dell’attenzione dei media sia stata distolta da altre questioni estranee alla gravità dell’azione”. Poi: “Noi dell’RCD Espanyol difendiamo le nostre giocatrici e condanniamo qualsiasi atto che minacci l’integrità delle calciatrici in campo. Crediamo fermamente nel rispetto e nella sportività come valori fondamentali del calcio e ci auguriamo che questo tipo di situazioni vengano trattate con la serietà che meritano. Inoltre, abbiamo messo a disposizione della nostra giocatrice i servizi legali del Club qualora volesse intraprendere un’azione legale”.
Il comunicato si conclude: “Inoltre, come ha fatto in precedenti occasioni l’RCD Espanyol, desideriamo esprimere il nostro rifiuto di qualsiasi forma di violenza, sia fisica che verbale, nel mondo del calcio. Lo sport deve essere uno spazio di rispetto e convivenza e condanniamo ogni atteggiamento che istighi all’odio o all’aggressività dentro e fuori dai campi da gioco”.
LA RISPOSTA DEL BARCELLONA
Il Barcellona non ha tardato a replicare, prendendo le parti di Mapi Leon e pubblicando un comunicato che include le dichiarazioni della giocatrice stessa: “Io, Maria Pilar León Cebrian, in relazione a quanto accaduto domenica scorsa nella partita contro l’RCD Espanyol e alle polemiche generate sui social network, mi sento in dovere di esprimere quanto segue:
– In nessun momento ho violato, né ho avuto l’intenzione di violare, la privacy della mia collega professionale Daniela Caracas. Nelle immagini si può vedere che è una parte del gioco in cui lei mi urta intenzionalmente e io le tocco la gamba, dicendo come reazione a tale collisione: “Cosa c’è che non va? ” Non c’è NESSUN tocco di zona intima, e tanto meno alcuna intenzione di farlo, insisto, è un semplice gioco che non merita la diffusione o l’importanza che la notizia sta acquisendo.
– Non mi verrebbe mai in mente di toccare le parti intime di una delle mie colleghe, va contro i miei principi e non lo farò mai”.