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Il difensore della Juventus e della Nazionale Italiana femminile, Sara Gama, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Dribbling’ in onda su Rai2, ha chiesto parità di condizioni per le donne nel mondo del calcio: “Le quote rosa? Magari qualche anno fa avrei detto ‘non ci servono le quote rosa, le cose bisogna meritarsele’, forse per un moto d’orgoglio. Invece in Italia servono perché talvolta non si riesce neanche ad entrare nelle cosiddette stanze dei bottoni: è importante la commistione, almeno per iniziare. Concordo che le quote rosa non siano affatto un punto di arrivo e bisogna arrivare a non invocarle perché donne e uomini saranno nelle stesse condizioni di partenza e il sostegno che si dà ai lavoratori e alle lavoratrici sarà quello che farà la differenza. Mi auguro che in futuro non ci sia bisogno delle quote rosa, in questo sono d’accordo con il Presidente del Consiglio”.
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“Qualificazione Europeo? Il futuro è nelle nostre mani e finche’ puoi decidere tu è senz’altro una buona cosa. Pur avendo fatto un buon percorso, ci ritroviamo a lottare fino all’ultimo. Ci sono pochi posti a questo europeo, magari in futuro si può pensare anche di allargare. Va considerato che al mondiale nelle prime otto squadre sette sono europee, significa che qui c’è la creme del calcio internazionale. Quello che abbiamo spinto fin dall’ultimo mondiale è il passaggio al professionismo che arriverà . E’ stato deliberato per la stagione ’22-’23 in consiglio federale e oggi c’è anche un piano di fondi a sostegno. Per cui c’è da ringraziare il presidente federale Gravina che ha condiviso il percorso e il senatore Nannicini e il ministro uscente Spadafora che hanno permesso di accedere a questi fondi”, ha concluso Gama.
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