Calcio femminile

Calcio femminile da domani nel professionismo, Gravina: “Grande giorno, conquista di civiltà”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Antonio Fraioli

Il 1 luglio rimarrà nella storia dello sport italiano, con il passaggio del massimo campionato femminile al professionismo. Le calciatrici vedranno finalmente premiati i propri sacrifici dopo tante battaglie e una lunga attesa, tutto questo grazie all’impegno della Federazione con il sostegno di club, Aic e Aiac.

“Domani celebriamo un grande giorno per il calcio femminile e per tutto lo sport italiano – ha detto il presidente Gabriele Gravina -. Il debutto del professionismo rappresenta una conquista di civiltà che farà bene al Paese intero. Grazie alla Federcalcio, alla Divisione, ai club e alle calciatrici abbiamo compiuto, tutti insieme, un passo decisivo nel proiettare il nostro sistema in una dimensione più equa e internazionale. Il percorso di sviluppo comunque deve essere ancora accompagnato con interventi mirati, auspico di trovare sempre al nostro fianco il Governo e il Parlamento, come peraltro è già avvenuto nella prima fase, per consolidare questa svolta e radicarla nella cultura nazionale”.

Si è tenuta oggi l’assemblea dei club di Serie A femminile, che ha definito l’accordo collettivo (che avrà durata triennale) insieme a calciatrici e tecnici, dando il via libera al documento che disciplina il rapporto di lavoro dal punto di vista economico e normativo tra società e tesserati. La Figc diventa così ufficialmente la prima Federazione italiana ad attuare questo passaggio, che completa un percorso di riforme che in questi anni ha permesso la crescita del movimento. “Siamo consapevoli del grande lavoro che dovrà ancora essere svolto per poter raggiungere una sostenibilità nel tempo per il nostro sistema. Maa domani, 1 luglio 2022, sarà una giornata storica da vivere e da celebrare tutti insieme – ha dichiarato il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani. Il dialogo e il confronto hanno dato vita oggi a un documento condiviso che ci permette di guardare al professionismo nello sport femminile con ottimi presupposti”.

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