Milena Bertolini, ct dell’Italia femminile, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, commentando gli effetti che la pandemia da Covid-19 avrà sul mondo del calcio femminile: “Tutto lo sport è a un bivio tra declino o rinascimento, ma voglio pensare positivo in questo momento delicato. Ovviamente mi piacerebbe portare a termine i campionati, ma la priorità è la salvaguardia della salute. Ammetto di essere un po’ spaventata dal fatto che i nostri dirigenti concentrino le energie su ciò che sta accadendo ora. A mio avviso le vere difficoltà arriveranno dopo, non si può pensare solo all’urgenza“.
“Penso a un calcio riformato che dia spazio al professionismo al femminile, includa la disabilità, faccia crescere i talenti e valorizzi i giovani. Nei nostri confronti manca attenzione, ma anche noi abbiamo la stessa esigenza degli uomini di portare a termine il campionato di Serie A” ha tuonato Bertolini, che poi ha concluso parlando di ciò che è accaduto negli Stati Uniti, dove un giudice ha negato la parità di salario alla nazionale femminile “La decisione del tribunale è inspiegabile perché si trattava di una battaglia giusta. Non c’è solo la produttività da valutare, è proprio un discorso di uguaglianza”.