Calcio femminile

Bertolini: “Spaventata da guerra, no vax e omofobia. Zaniolo? Ho provato profondo malessere”

Milena Bertolini
Il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio femminile Milena Bertolini - Foto Sportface

Il Ct della Nazionale Femminile Milena Bertolini ha parlato nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Messaggero’. Ecco le sue parole: “Mi fa molta paura questa guerra: per le morti che provoca, per il dolore, per i rischi che stiamo correndo. Gli ucraini stanno lottando contro un nemico forte, una potenza mondiale. Non riuscirò mai a capire le ragioni di una guerra. L’umanità avrebbe tutto per vivere in pace. Venivamo poi dagli anni segnati dal Covid, dove c’è stata molta preoccupazione, soprattutto per le persone care di una certa età. I no vax? Sono state dette cose inesatte e talvolta assurde. Femminicidio? Credo che gli uomini siano sempre più in difficoltà di fronte al nuovo ruolo della donna nella società contemporanea. L’aspetto educativo è fondamentale. Anche lo sport, in particolare il calcio, può dare il suo contributo. Far giocare insieme bambini e bambine inculca valori positivi. Poi l’assenza di una legge che punisca l’omofobia è un fatto grave. La battaglia civile per scriverla e approvarla riguarda tutti”.

Conclusione sulla questione Zaniolo: “La prima reazione fu di sorpresa. Fui costretta a precisare che mi riferivo al controllo dell’emotività. Per gli sportivi è un aspetto importante. Ho il massimo rispetto per Zaniolo, che considero un patrimonio del calcio e va aiutato sotto tutti gli aspetti. Questa storia mi ha lasciato un malessere profondo, soprattutto per la volgarità del linguaggio usato nei miei confronti”.

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