Tre calciatrici della Nazionale argentina e del Boca, Lorena Benítez, Julieta Cruz e Laurina Oliveros, hanno utilizzato i loro social network per annunciare che lasceranno il ritiro dell’albiceleste, almeno durante le amichevoli con la Costa Rica il 31 maggio e il 3 giugno, con annesse critiche all’Afa.
Benítez è stata la prima a spiegare le sue ragioni, riferendo che la settimana scorsa le è stato negato la colazione o il pranzo durante le sessioni di preselezione, spiegando come “non ci sono soldi” e che alla fine hanno ricevuto solo un panino di prosciutto e formaggio con una banana. Inoltre ha aggiunto che la stessa Afa avrebbe negato il rimborso spese, chiedendo alle famiglie di pagare alle atlete il viaggio: “Decido di non continuare a sostenere le persone che appaiono solo per le foto, che non sono interessate alla crescita del nostro calcio femminile”, ha detto la calciatrice.
A difendere la collega ci ha pensato Cruz che si è detta triste dell’evento: “Ho lasciato da parte il suo sogno di una vita, si arriva a un punto in cui le ingiustizie diventano stancanti, non essere apprezzate, ascoltate e, peggio ancora, essere umiliate. Servono miglioramenti e non parlo solo di economia, parlo di allenamento, pranzo e colazione”.
Alle altre due atlete si aggiunge Oliveros: “Con il cuore spezzato e mille illusioni che stanno svanendo a poco a poco. Il mio augurio per quest’anno e quelli che seguiranno? Che le generazioni a venire possano divertirsi ed essere felici correndo dietro del giro, come forse ad un certo punto lo siamo stati”.
In merito si è espressa anche Estefania Banini, capitana della Nazionale femminile in un’intervista a TyC Sports: “Ci sono tanti giocatori che non ci sono per altre questioni non calcistiche. Il disinteresse per il ramo femminile ci ha stremato, quindi abbiamo fatto un passo da parte, credevamo fosse il passo ideale. Non è stata una decisione facile. Parlo per me, ma diversi giocatori lo hanno sperimentato. Nessuna di loro se n’è andata solo perché voleva, ma a causa di diversi maltrattamenti, perché crediamo che il calcio femminile in Argentina possa migliorare. È questione di tempo! Grazie per aver osato parlare”.