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In un decennio appena trascorso in cui a farla da padrone è stata la dialettica tra giochisti e risultatisti, il Real Madrid di Zidane è l’esempio perfetto di come le due filosofie possono essere mescolate in modo del tutto naturale, senza retropensieri e ricerche spasmodiche di stili e marchi di fabbrica. Il tecnico francese, per la verità , ne ha uno: il fatto di sapere vincere, sempre e comunque. In silenzio, col suo carattere schivo, timido e pacato, sempre al servizio del risultato più che del gioco a tutti i costi. Non importa se alcune vittorie sono arrivate con un punteggio striminzito, con i gol di Sergio Ramos, con qualche rigore generoso. Chi vince ha sempre ragione, chi perde, parliamo del Barcellona di Messi e Setien, applaude e impara. Impara che forse, in questa fase storica, conta più la capacità di gestire un gruppo, di mettere i tanti campioni in rosa nelle condizioni di esprimersi al meglio, più che di imporre un dogma a base di tiki taka e pareggi.
Il Real Madrid è campione di Spagna, con merito vista la continuità nel pre e post lockdown. I blancos trionfano dopo una rimonta durata alcuni mesi e si cementa sempre di più il rapporto con Zidane, capace di vincere tre Champions League di fila, di andar via per poi tornare subito non appena come per magia, con l’avvento di tecnici maggiormente votati alla spregiudicatezza e alla filosofia più che alla concretezza, il meccanismo si era inceppato. E’ bastata mezza stagione per riportare la calma all’interno di uno spogliatoio chiassoso fatto di prime donne, un’altra ne è servita per alzare al cielo la Liga – vittoria agevole contro un buon Villarreal – e dimostrare che questa squadra dipendeva da Ronaldo finché il portoghese era in rosa, e che ora ha saputo alimentarsi da sola trovando altre strade per arrivare alla vittoria. Questo titolo di Spagna è un altro capolavoro di uno degli allenatori più vincenti della storia ma con una carriera ancora agli inizi: per la ciliegina sulla torta, servirà anche un altro mezzo miracolo in Champions League. Andare a Etihad per vincere in casa di un altro figlio del Barcellona come Guardiola sarà molto complicato, ma a Zizou, servo solo del risultato finale, nulla è precluso.
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