Il giovane talento del Barcellona costretto ai box da un infortunio: la sua carriera nel segno della Pulce e il Barcellona se lo tiene stretto
“Io prendo una direzione rispetto all’avversario, che possa disorientarlo. Poi scatto e improvviso…“. Il calcio di Lamine Yamal è esattamente questo: spensieratezza, imprevedibilità e improvvisazione. Così è diventato un predestinato, come lo era Lionel Messi al quale lo accomuna il percorso nel Barcellona. Lo stesso Messi che in un recente evento Adidas lo ha incoronato come suo possibile erede.
“Lo dicono in tanti ed io concordo. Ora dipenderà tutto da lui perché poi sappiamo come è il calcio, ma ha già iniziato un cammino molto virtuoso“. Una stima vicendevole, se è vero come è vero che nel recente match contro Las Palmas, Yamal è stato inquadrato dalla panchina e su entrambi gli scarpini si è vista la scritta “Messi”, un omaggio al campione argentino.
Predestinato sicuro, Lamine Yamal: ma anche dentro un anno che non sembra iniziato sotto la migliore stella. La stessa caviglia che lo aveva fermato 25 giorni a inizio novembre è tornata a rimetterlo ai box ora, dopo il match con il Leganes: un altro mese di stop, questo dicono le previsioni. Niente Atletico nel prossimo week end, ma soprattutto Final Four di Supercoppa a rischio per il talento di Hansi Flick che già a novembre non volle forzare il rientro. Ora bisognerà capire come intenderà gestire il secondo infortunio di Lamine: perché il primo stop coincise con un periodo buio del Barça e ora non ci si può davvero fermare.
Yamal, il predestinato dai tanti record
La carriera di Yamal ha preso una svolta decisiva nel 2023, quando a soli 16 anni esordisce in prima squadra con il Barcellona di Xavi.
Il 14 aprile 2023, durante una partita di Liga contro il Real Betis, Lamine entra come un veterano e la sua personalità, misurata sulla carta d’identità, stupisce positivamente tutti. Il 2023 è stato il suo anno magico visto che il 1º settembre, a 16 anni e 49 giorni è arrivata anche la prima convocazione con la Spagna di De la Fuente e sette giorni più tardi il vero e proprio esordio con le Furie Rosse, sostituendo Dani Olmo nella vittoriosa trasferta in Georgia e realizzando anche il gol del 7-1.
Yamal è così diventato il più giovane esordiente e il marcatore più precoce nella storia della Spagna, togliendo lo scettro a Gavi. E ancora: con la rete segnata alla Francia la stella del Barça è diventato anche il più giovane marcatore della storia tra Europei e Mondiali (16 anni e 362 giorni), scalzando la leggenda tra le leggende, Pelé.
Cittadino del mondo, Lamine ha natali spagnoli – meglio, catalani, visto che è nato a Esplugues de Llobregat, nella provincia di Barcellona – ha papà marocchino (e la nazionale del Marocco ha fatto parte dei suoi pensieri fintanto che non lo ha chiamato la Spagna) e mamma della Guinea, paese di cui anche ha la cittadinanza. L’esplosione del talento spagnolo non ha ovviamente lasciato indifferente il mercato. Real, Liverpool, City, in tempi diversi hanno provato a sondare indirettamente il ragazzo e la famiglia, ma per adesso nulla li può spostare da Barcellona.