Ci sono già stati tre arresti, ma potrebbero arrivarne anche altri per i cori omofobi dei tifosi del Wolverhampton nella partita di Premier League, vinta per 1-0, contro il Chelsea. La Polizia delle West Midlands ha fatto sapere che sta ancora esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza per identificare altri responsabili dei “cori discriminatori” nello stadio Molineux. Entrambi i club hanno condannato l’episodio e l’altoparlante dello stadio ha più volte avvertito i tifosi del Wolverhampton che cori di questo genere non sarebbero stati tollerati. I tre tifosi, fermati al termine della partita, hanno rispettivamente 21, 24 e 32 anni e sono accusati di aver causato “allarme e molestie”, oltre che “linguaggio minaccioso volto a sollecitare l’odio basato sull’orientamento sessuale”. Il coro incriminato recita “Chelsea rent boys”: si tratta di una frase che allude alla prostituzione maschile ed è molto diffuso negli stadi inglesi quando gioca il Chelsea, modo per insultare un club stabilmente ai vertici della Premier League e del calcio europeo. A gennaio, l’ufficio del pubblico ministero britannico lo ha definito “un insulto omofobo”, avvertendo che chi lo canta avrebbe potuto essere perseguito per crimini d’odio. Quest’anno, il coro era stato già intonato dalle tifoserie di Liverpool, Leeds, Tottenham e Everton.
Wolverhampton-Chelsea: tre arresti per cori omofobi, si continua a indagare
Esultanza Wolves - Foto LiveMedia/Manjit Narotra/DPPI