[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Willy Boly, difensore del Wolverhampton, ha raccontato al Daily Mail la sua convivenza col “Long Covid”, ovverosia gli effetti secondari dovuti al virus nonostante la guarigione clinica. Una guarigione clinica avvenuta ad aprile, ma che non ha risolto totalmente i problemi. Problemi, affaticamenti soprattutto, di cui si è reso conto il tecnico Nuno Espirito Santo .
“È in un momento difficile. La scorsa settimana non è stato in grado di allenarsi, la sua frequenza cardiaca è aumentata molto velocemente, quindi dobbiamo indagare. Sta facendo esami, analisi per vedere se c’è qualche altro problema, spero di no. È a casa a riposare e spero che migliori, ma è un caso di studio di cui tutti devono rendersi conto”, ha affermato. E ancora: “Il Covid non riguarda solo la prima settimana o il primo giorno. Sono gli effetti collaterali che vengono prodotti in un periodo di tempo più lungo. Boly è a casa ma la sua energia non c’è, si sente stanco, il battito cardiaco aumenta e non riesce a sostenere il livello di allenamento che vogliamo”.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]