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“Penso sia ben documentato come in quel periodo il Chelsea di Mourinho stesse provando a prendermi, ma c’erano anche altre squadre. Il Real Madrid e il Barcellona per esempio e anche il Manchester City”. Lo ha detto Wayne Rooney allo “UDT Podcast”, parlando della possibilità di lasciare il Manchester United nel 2010, nel momento migliore della sua carriera. “Anche se c’erano diverse voci, diciamo che a parte il City tutte erano alternative valide – spiega l’attaccante del Derby County -. Ad essere onesti, ci sono stati due o tre giorni in cui c’erano diverse comunicazioni tra me e loro, o tra i miei rappresentanti e il team. Ricordo di essermi seduto per un giorno e di aver pensato ‘immagina di giocare in quella squadra del Barcellona Messi, Xavi, Iniesta e Busquets’. E a quel tempo Messi non giocava nel modo in cui gioca ora non da 9 ma a tutto campo. Ecco, io stavo pensando che mi sarei potuto inserire perfettamente in quella squadra”.
“Dopo un paio di giorni ho parlato con la società e quando ho capito che c’erano molte discussioni e problemi ho deciso di restare e firmare un nuovo contratto – ha poi concluso Rooney -. Non avevo voglia di dovermi svegliare alle 3 di notte per dover calmare 20-30 fan arrabbiati e incappucciati“.
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