“Nel mio Paese, nel dopoguerra, giocare a calcio era solo un hobby. E mio zio voleva che provassi a lavorare perché secondo lui il calcio non mi avrebbe dato da mangiare. Ma mi sono sacrificato tanto, ho lavorato tanto, sono stato anche molto fortunato e alla fine sono dove sono”. A dirlo è l’ex centravanti della Lazio, ora al Maiorca, Vedat Muriqi in un’intervista al Mundo Deportivo. Sono 5 i gol segnati dal kosovaro in 22 presenze in Liga. Un passo indietro, per ora, rispetto alle 15 reti della scorsa stagione, ma la sua squadra ha raggiunto ha raggiunto la finale di Copa del Rey e può sognare di chiudere la stagione con un trofeo. “Ero sicuro al 100% che ci saremmo qualificati per la finale. Quando ho tirato il primo rigore, per esperienza o altro, ero molto tranquillo. Ad ogni rigore che arrivava dicevo ai miei compagni: ‘Siamo in finale, calmatevi’. E Martin Valjent mi ha detto di tenere la bocca chiusa. Ero arrabbiato, ma ero molto fiducioso. E mi sento allo stesso modo per la finale”. Il prossimo 6 aprile il Maiorca sfiderà l’Athletic Bilbao.