Mathieu Valbuena è ormai lontano dai riflettori. All’età di 40 anni gioca nel Panathinaikos e ha rilasciato un’intervista all’Equipe, ripercorrendo la sua carriera sportiva, partendo da un evento che lo ha segnati per sempre. Nel corso dell’ottobre 2015 denunciò un’estorsione per ricatto per un video sessuale in cui era coinvolto. Il caso si era ampliato, convolgendo anche Karim Benzema, accusato di aver partecipato al ricatto e infine condannato a 15 mesi di carcere (con la possibilità di non scontarli) e una multa da 75.000 euro: “È stato il momento peggiore della mia carriera. Per me la squadra francese era tutto. Sono stato arrabbiato per molto tempo, ma non ce l’ho più con nessuno, sono in pace”. È stato Deschamps a non convocarlo, ma le asce di guerra sono state sepolte: “L’ho incontrato non molto tempo fa. Abbiamo parlato di calcio, di tante cose… Era molto felice di vedermi “. Valbuena, dopo lo scandalo, aveva deciso di lasciare il Paese: “In Francia quando hai un’etichetta è molto difficile toglierla. Con me mancava obiettività. All’estero c’è molto più rispetto. Avevo bisogno di essere dimenticato un po’. Ero diventato un bersaglio facile. Mi fischiavano in tutti gli stadi, ma andarmene mi ha dato una nuova vita. All’estero se ne fregano delle vostre storie non sportive”.