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“I sogni si realizzano”. Lo scrive Juan, tifosissimo di Leo Messi, che ha atteso dieci ore nei pressi dell’abitazione del fuoriclasse del Psg e della Nazionale argentina per un saluto e una foto ricordo. Alla fine, ecco l’incontro tanto atteso. “Ho provato a cercare su Internet ma non c’è letteralmente traccia del suo indirizzo – ha raccontato su Instagram -. Un parrucchiere mi ha detto più o meno dov’era. Quando sono arrivato alle 8 del mattino in zona, ci ho messo circa 45 minuti a trovarlo. Alle 15.30 è uscita di casa Antonela Roccuzzo (sua moglie ndr), dopo tre ore è rientrata ma non mi ha dato la possibilità di incontrarlo. A quel punto la situazione è precipitata perché è uscita una guardia giurata, che ha minacciato di chiamare la polizia. Io però non potevo arrendermi; così, all’improvviso, è arrivata Antonela e mi ha invitato ad entrare in casa dopo aver atteso dieci ore. Ho visto Messi davanti a me in pantaloncini e ciabatte, mi ha detto ‘Ciao’. È stato un momento incredibile: abbiamo fatto delle foto, mi ha autografato la maglia del club di futsal dove gioco, mi ha abbracciato e mi ha firmato un autografo sul braccio”.
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