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L’Uefa ha annunciato che la nazionale e i club affiliati alla Russia verranno esclusi dalle competizioni anche per la stagione 2022/2023, quindi confermando le misure messe in atto a partire dallo scorso 28 febbraio, in seguito all’attacco dell’esercito nei confronti dell’Ucraina. Una decisione che impatta, inevitabilmente, su una lunga serie di tornei. La Russia non parteciperà alla Nations League 2022/2023, dove era stata inserita nel girone B, per cui la nazionale verrà retrocessa e posizionata 16esima nella fascia B al termine della fase a gironi. La nazionale femminile è stata esclusa dai prossimi Europei (al suo posto, il Portogallo) e non parteciperà alle qualificazioni ai Mondiali 2023. A chiudere le sanzioni legate alle varie nazionali, anche la selezione U21 è stata estromessa dagli Europei.
Per quanto riguarda i club russi, essi vengono esclusi da tutte le competizioni europee, e alla Federazione nella prossima stagione verrà assegnato il coefficiente più basso guadagnato negli ultimi cinque anni (quindi 4.333 al maschile e 1.750 al femminile). Le sanzioni riguardano anche le formazioni e le nazionali di calcio a cinque (verrà rimpiazzata dalla Norvegia nelle qualificazioni ai mondiali maschili del 2024 e la selezione femminile non parteciperà ad EURO 2022; i club non parteciperanno alla Champions League) e quelle giovanili impegnate nei campionati U17 e U19 sia maschili che femminili.
Altro aspetto molto importante riguarda l’annullamento dell’offerta presentata nei mesi scorsi per ospitare o l’edizione 2028 o quella del 2032 degli Europei di calcio, in quanto contrasta con l’articolo Uefa secondo cui ogni offerta fatta pervenire dalle Federazioni per ospitare un torneo non può provocare un danno alla reputazione dell’Uefa, oltre al fatto che accettare tali offerte sarebbe andato contro a quanto già decretato, appunto, lo scorso 28 febbraio.
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