Calcio estero

Turchia, violenze tifosi contro Fenerbahce: per il Trabzonspor sei partite a porte chiuse

Bandiera Turchia-foto Tomas Maltby-CC BY-SA 2.0

Sarà di sei partite a porte chiuse la sanzione inflitta al Trabzonspor dopo le violenze dei suoi tifosi in campo al termine della bollente sfida di campionato contro i rivali del Fenerbahce. All’origine del provvedimento ci sono chiaramente gli avvenimenti dello scorso 17 marzo. La partita era stata vinta 3-2 dalla squadra di Istanbul, ma i festeggiamenti dei giocatori del ‘Fener‘ erano stati seguiti dall’invasione di campo dei tifosi di casa che hanno aggredito gli ospiti. A seguito di ciò, tredici tifosi erano stati fermati, e cinque sono tutt’ora agli arresti.

La giustizia sportiva della federcalcio turca, inoltre, ha anche squalificato per una giornata due giocatori della squadra di Istanbul, il difensore olandese del Fenerbahce, Jayden Oosterwolde, reo secondo un video di aver colpito un tifoso del Trabzonspor che era entrato in campo per la rissa finale, e il portiere Irfan Can Egribayat.

Subito pronta la risposta del club di Trebisonda con il vicepresidente, Taner Saral, che si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto taglienti: Il processo che ha avuto luogo dopo la nostra partita contro il Fenerbahçe e che ha cercato di soffocare non solo il Trabzonspor ma un’intera città con la cultura del linciaggio, si è evoluto in un luogo che oggi facciamo fatica a definire. Le sanzioni annunciate dalla Federcalcio turca non sono né legali, né ragionevoli né immorali. Il presidente della TFF Büyükekşi e l’A-Team hanno provocato un nuovo caos nel nostro Paese con i rigori annunciati oggi”.

Dopodiché continua, puntando il dito contro le maggiori cariche della Federcalcio turca: “Oggi la Federcalcio turca ha aperto un nuovo sipario sullo scenario che prosegue dall’inizio della stagione. Ancora una volta lo affermiamo molto chiaramente… Non siamo stati, non siamo e non saremo parte di questo processo! Il presidente del TFF Büyükekşi e i suoi tirapiedi hanno guardato in faccia la nostra nazione e distrutto l’amore per il calcio di milioni di nostri cittadini, seminato i semi della discordia nel mezzo della società e, ad oggi, hanno perso completamente il controllo. L’unico modo perché il calcio del nostro Paese possa uscire da questo coma profondo è che tutti coloro che ricoprono ruoli di responsabilità, primo fra tutti il ​​Presidente del TFF, si dimettano senza eccezioni. Se queste misure non verranno intraprese oggi, il futuro del calcio del nostro Paese sarà distrutto da questa squadra (le alte cariche della federcalcio turca, ndr.) usurpatrice”.

Infine prende parola a nome di tutti i tifosi del club: “I grandi tifosi del Trabzonspor lo sanno, la nostra lotta contro i ladri e i truccatori (di partite, ndr.) continuerà per sempre”.

 

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