Tredici anni di carcere. Questa la richiesta del pubblico ministero per Faruk Koca, ex presidente dell’Ankaragucu che lo scorso 11 dicembre colpì con un pugno l’arbitro Halil Umit Meler. A scatenare la rabbia dell’uomo era stato un calcio di rigore concesso nel finale nella partita contro il Rizespor, poi finita 1-1. Dopo esser stato squalificato a vita dal calcio, ora Koca rischia grosso anche davanti alla giustizia ordinaria. Oltre al pugno, dovrà infatti rispondere anche delle minacce gridate all’arbitro (“ti ammazzo“) e dei calci rifilati a Meler quando quest’ultimo era già a terra. Persino il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l’accaduto, prendendo le distanze dal gesto di Koca, iscritto proprio al partito di Erdogan ma senza ricoprire alcuna carica ormai da tempo.