Il mondo era diverso l’ultima volta che il Bayern Monaco non è riuscito a vincere la Bundesliga: Michael Schumacher disputava la sua ultima stagione di F1, Barack Obama conduceva la campagna per la sua rielezione da presidente degli Stati Uniti, mentre il sudcoreano Psy si apprestava a dominare le classifiche con Gangnam Style. Ma ad essere diverso era anche il calcio. Il Borussia Dortmund trionfava in campionato con un allenatore destinato in futuro a scrivere pagine di storia a Liverpool, Jurgen Klopp. E nello stesso anno, in Italia, la Juventus di Antonio Conte riusciva a scrivere il record di imbattibilità nel nuovo millennio in tutte le competizioni pari a 43 partite senza perdere. Nel 2024, dodici anni dopo, il Bayern torna ad abdicare e lo fa contro il Bayer Leverkusen, che si aggiudica il primo titolo di Germania della sua storia ed eguaglia proprio il primato di partite senza sconfitte fatto registrare dai bianconeri. Eroe di una stagione indimenticabile è il tecnico Xabi Alonso, che nell’ottobre del 2022 prese le redini della squadra al penultimo posto, firmando un contratto di due stagioni. La prima si chiuse in sesta posizione in campionato e in semifinale di Europa League (dove è stata sconfitta dalla Roma). La seconda è invece un capolavoro, che ha reso possibile quello che ormai i tifosi avevano rinunciato a sognare.
Con cinque secondi posti in Bundesliga e tre in Coppa di Germania, con una finale persa in Champions League, il Bayer Leverkusen si era guadagnata nel tempo l’appellativo di ‘Neverkusen’. Un aggettivo indesiderato che Xabi Alonso ha spazzato via con una squadra che è già storica nel calcio tedesco e non solo. Il Leverkusen ha mancato l’appuntamento con la vittoria in campionato solamente in quattro occasioni e non ha ancora perso una partita in tutte le competizioni. È la prima volta nella storia – e solo la seconda in generale in Germania – che il Bayer riesce a raggiungere la 30esima giornata da imbattuta. Numeri incredibili di una squadra che nella ventunesima giornata, prima del big match contro il Bayern Monaco, aveva solamente due punti di vantaggio. La vittoria per 3-0 sui detentori del titolo, apparsi scarichi e completamente in affanno nella morsa dei meccanismi senza palla dei padroni di casa, regalò un’iniezione di autostima che ha catapultato l’ambiente in un’altra dimensione, quella in cui il pessimismo ha finalmente lasciato il passo ad una fiducia crescente. I cinque punti sono diventati dieci. Poi sedici. Sogno e aritmetica sempre più vicine. Fino alla festa che aggiunge una squadra nell’albo d’oro di un campionato che negli ultimi dodici anni è stato scontato e ripetitivo nei verdetti, ma che ha arricchito il calcio con un tesoro di indicazioni tattiche. Anche per questo Xabi Alonso non cede alle sirene di Premier e Liga. Resta al Bayer, consapevole di poter dire la sua anche nella nuova Champions League. Per l’immagine di ‘Neverkusen’ forse questo è solamente il primo colpo di piccone.