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Nuovo giro di vite in Spagna contro gli episodi di razzismo negli stadi e più in generale durante le manifestazioni sportive. Il quotidiano El Pais ha infatti rivelato l’arrivo di una nuova circolare da parte del Ministero dell’Interno, che in queste ore sarà girata alla Polizia di Stato, alla Guardia Civil e alle Delegazioni di Governo per la sua entrata in vigore. All’atto pratico la Polizia avrà il potere di sospendere, interrompere o impedire l’inizio delle partite in casi di razzismo come quello eclatante che ha colpito il giocatore del Real Madrid Vinicius Junior il 21 maggio scorso allo stadio Mestalla di Valencia.
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“Il dipartimento diretto da Fernando Grande-Marlaska – scrive El Pais – ha preparato una circolare con la quale rafforza il ruolo degli agenti e delle forze di sicurezza dello Stato e, in particolare, del comando di polizia che svolge il coordinamento della sicurezza in ogni impianto sportivo”. Ora la polizia spagnola “può sollecitare gli arbitri a non far cominciare, bloccare o sospendere temporaneamente o definitivamente una partita quando gli episodi di razzismo sono gravi e può anche decidere unilateralmente di sgomberare lo stadio o parte di esso in casi urgenti di alterazione della pubblica sicurezza o di grave rischio“.
Il protocollo attuale, creato dalla Fifa nel 2017 e adottato dalla federcalcio spagnola, dava all’arbitro il potere di interrompere la partita. Adesso però lo Stato scavalca l’autorità sportiva in questo ambito, considerando anche che in questi anni una sola volta si è arrivati alla sospensione della partita, cioè tra Rayo Vallecano e Albacete in Seconda Divisione nel dicembre 2019, dopo che i tifosi locali hanno più volte chiamato “nazista” Roman Zozulia. La Polizia avrà anche il potere di sgomberare l’intero stadio o parte di esso, in caso di gravi episodi e incidenti. Prima di farlo dovrà comunque confrontarsi con l’arbitro e tutti i responsabili della sicurezza.
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