Tutto pronto per l’inizio del processo a Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, disposto dal giudice dell’Audiencia Nacional Francisco de Jorge in merito alla vicenda del bacio dato senza il consenso della calciatrice della nazionale spagnola, Jennifer Hermoso, a margine della premiazione del Mondiale femminile vinto dalla Spagna lo scorso 20 agosto.
I capi d’accusa per Rubiales sono quelli di aggressione sessuale e intimidazioni, viste le accuse secondo cui avrebbe fatto pressioni su Hermoso affinchè dichiarasse che il bacio era consenziente. Per il capo d’accusa delle intimidazioni sono stati rinviati a giudizio anche l’ex direttore sportivo della nazionale maschile spagnola, Albert Luque, l’ex allenatore della nazionale femminile, Jorge Vilda, e l’ex responsabile Marketing della Federcalcio, Ruben Rivera. Tra i provvedimenti del giudice anche il versamento di 130mila euro da parte di Rubiales come cauzione nel giro di 24 ore, per il risarcimento danni tra gli accusati.
La pubblica accusa ha richiesto due anni e mezzo di carcere, con Jennifer Hermoso e l’Associazione dei calciatori spagnola (Afe) che si sono costituiti parte civile. Non c’è ancora una data ufficiale per il processo, intanto la calciatrice richiede anche un ordine restrittivo per Rubiales di avvicinarsi a meno di 500 metri per 8 anni e danni per responsabilità civile di 50.000 euro. Adesso gli accusati avranno dieci giorni di tempo per presentare le memorie difensive. Il Pm descrive la condotta di Rubiales come “sorprendente e senza consenso né accettazione” da parte di Jennifer Hermoso quando, durante la consegna della medaglia d’oro del Mondiale, “le strinse la testa” con entrambe le mani e “le diede un bacio sulla bocca”. E accusa l’ex presidente della Federcalcio di aver “esercitato pressioni costanti e ripetute” sulla calciatrice e il suo ambiente familiare perché “giustificasse e approvasse” il bacio.
Si attende quindi il processo per un fatto che suscitò grandi polemiche in diretta mondiale, con le dimissioni forzate di Rubiales che arrivarono solo dopo l’intervento della Fifa. Non è per questo l’unico guaio giudiziario dell’ex presidente federale, che è indagato anche dal Tribunale di Majadahonda (Madrid) per i reati di corruzione in affari, amministrazione sleale e riciclaggio. Nel mirino presunte irregolarità nei contratti sottoscritti dalla Federcalcio spagnola durante la presidenza di Rubiales: tra questi spicca anche il trasferimento della Supercoppa in Arabia Saudita.