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Il razzismo è una delle macchie che caratterizzano, in negativo, il mondo dello sport. I reiterati atteggiamenti e commenti razzisti, inerenti ad una ideologia quantomeno retrograda, costellano tifoserie e dirigenze di tutto il mondo, causando, ovunque, disagi per le vittime. Fra gli ultimi casi italiani ricordiamo un Balotelli furioso contro la tifoseria dell’Hellas Verona. Un recente esempio che ha sconvolto l’opinione pubblica tedesca riguarda il Mainz, club di Bundesliga, il quale ha allontanato un proprio socio per razzismo.
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L’ormai ex azionista del club teutonico avrebbe definito con le seguenti parole l’afflusso di atleti di colore nel massimo campionato tedesco: “Non sono più in grado in grado di identificarmi con questo club da mesi! Ora ho l’impressione di essere nella Coppa d’Africa invece che nella Bundesliga tedesca. Se nove giocatori dalla pelle scura sono apparsi nella formazione iniziale (del Mainz, ndr) per settimane e ai talenti tedeschi non è stata data la possibilità di dimostrare il loro valore, allora questo non è più il mio club che ho amato negli anni“. A divulgare le parole dell’ormai ex socio è stato proprio il club di Magonza, mediante il proprio sito ufficiale, con allegata la seguente risposta: “Il razzismo inizia dove si esprimono pensieri razzisti, non solo quando qualcuno si definisce razzista, cosa che peraltro accade raramente. Per questo motivo, siamo piuttosto contenti del tuo licenziamento, perché il tuo ragionamento rivela che non hai i valori che caratterizzano la nostra associazione. Non c’è spazio per il razzismo“.
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