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L’allenatore del Siviglia ed ex ct della Spagna, Julen Lopetegui, intervistato da ‘Marca’, si è detto molto preoccupato per l’eventuale ritorno in campo dopo questo lungo periodo di stop forzato: “Non sara’ come rientrare dalle vacanze, lo stato di forma dei giocatori sara’ al 20%, questo e’ chiarissimo, e tornare in campo in queste circostanze sara’ tremendo. C’e’ un precedente: in NFL, nel 2011, lo stop di tre mesi per la disputa sul contratto dei giocatori provoco’ 12 rotture del tendine d’Achille già nel primo mese di ritorno all’attività”.
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Lopetegui ha spiegato che ci vorrà del tempo prima di poter tornare a giocare e che, soprattutto, servirà il benestare del Governo: “Abbiamo tutti voglia di tornare a giocare, la preoccupazione riguarda pero’ come lo faremo. Dobbiamo sperare che gli impianti sportivi siano trattati a dovere e nelle decisioni del ministero della Salute, il principale responsabile, che deve garantire la salute di tutte le persone coinvolte. Comunque penso che avremo bisogno almeno di cinque settimane di preparazione per poter poi giocare una partita ogni tre giorni in uno scenario che nessuno ha mai vissuto prima, non solo per le porte chiuse. Quindi spero che, se arriverà il via libera del governo, tutti i club abbiano il tempo necessario per preparasi al meglio fisicamente e mentalmente. Sara’ complesso anche lo scenario emozionale. La gente pensa che tutti i calciatori abbiamo chissà quale abitazione, pero’ non e’ sempre cosi’. E poi ci sono stati contagi in tante squadre, nessuna professione o quasi ne e’ stata esente, compresa quella dei calciatori”.
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