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Un licenziamento catalogato come “danno morale”. È questo il pensiero di Johan Djourou, ormai ex calciatore del Sion che assieme ad altri otto giocatori è stato licenziato per non aver accettato la disoccupazione parziale a causa dell’emergenza coronavirus. “Ci sono state tante incomprensioni. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi avesse chiamato, spiegandomi il come e il perché – ha dichiarato Djourou a France TV Sport – Invece abbiamo ricevuto un messaggio su WhatsApp martedì 17 marzo alle 17.00, facendoci pervenire una lettera che ci chiedeva di accettare o meno la disoccupazione. E abbiamo dovuto rispondere il giorno successivo entro le 12.00, senza avere ulteriori spiegazioni. Non sapevamo cosa implicasse questo documento, volevamo maggiori dettagli, una spiegazione, una telefonata dal presidente o dal direttore sportivo“. Djourou nel corso dell’intervista ha inoltre ribadito di volersi “difendere per preservare l’onore e la reputazione agendo solo per una questione di principio”.
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