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Per Josè Mourinho non esistono le mezze misure; chi dimostra di aver voglia di seguirlo sarà per sempre nel suo cuore, mentre chi invece dimostra disinteresse viene escluso. Inoltre quando decide che un giocatore è fuori dal progetto, è quasi impossibile fargli cambiare idea. Ce lo racconta Luke Shaw, terzino inglese del Manchester United, che nel 2014 lo ha pagato 40 milioni di sterline considerandolo uno dei laterali sinistri più promettenti. Il classe 1995 ha raccontato il suo complicato periodo sotto la guida di Mourinho: “È stata dura, perchè non riuscivo a far uscire il mio punto di vista, la gente sentiva soltanto una delle due campane. All’epoca sapevo che sarebbe stato meglio per me stare zitto. Molta gente dava ragione a me, quindi sapevo di avere un supporto, ma dovevo migliorare e tenere un profilo basso. Ho avuto molte difficoltà, ma ne sono uscito migliore”. Ha poi parlato del suo attuale allenatore Ole Gunnar Solskjaer, che lo considera il terzino titolare: “La sua capacità di gestire le persone è straordinaria. Sa quello che deve fare per tirare fuori il meglio dai calciatori. È bello avere una mano sopra la spalla, ti fa sentire meglio, ma è la fiducia che mi ha dato che mi ha spinto a un altro livello”.
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