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“Tutti stanno cercando di trarre vantaggio dalla situazione”. È questo il duro attacco di Sergei Palkin, amministratore delegato dello Shakhtar Donetsk, pronunciato in un’intervista rilasciata a The Athletic; il riferimento è alle mosse di dirigenti (“ma gli agenti dei giocatori sono peggio”, assicura) che, “sfruttando” la guerra in Ucraina, a suo dire stanno impoverendo il Paese saccheggiando i club. Secondo Palkin, poi, molti dicono di sostenere l’Ucraina, ma lo fanno solo a parole, tirandosi indietro quando è il momento di agire concretamente. E fornisce un esempio concreto, pur senza fare nomi: “Abbiamo un contratto con un noto club europeo, con una clausola che li obbliga a giocare una partita contro di noi, o in caso contrario devono pagarci 300mila euro. Non è stato possibile giocare, e quando è iniziata la guerra abbiamo detto loro di devolvere la somma in beneficienza, per sostenere i rifugiati. Non hanno mai pagato, nonostante sia un club molto ricco”.
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